Tra il dicembre del 2013 e il febbraio 2014 ad Ancona prese vita una delle pagine più belle della storia sociale cittadina di questi ultimi anni. L’esperienza di “Casa de Nialtri” , ex-scuola di via Ragusa autogestita liberamente e in modo solidale da senzatetto provenienti da paesi di tutto il mondo.
L’amministrazione comunale PD e le istituzioni repressive posero fine all’autogestione inviando un gran numero di agenti di vari reparti di polizia a sgombrare la casa e a portare via i suoi occupanti. Due giorni dopo, le proteste di senzatetto e cittadini solidali davanti a un comune blindato militarmente, continuarono con una “occupazione” della sede regionale del PD. Oggi per quei fatti due processi sono stati imbastiti da chi vuole cancellare il significato forte ed attuale di quell’esperienza e reprimere duramente i suoi protagonisti.
Il primo processo (per i fatti della sede PD) è iniziato e va verso la sua conclusione, mentre 33 denunce sono recentemente arrivate per il reato di “occupazione”. Nessun crimine fu commesso dagli accusati “colpevoli” di aver portato la giusta protesta nel palazzo del potere o di aver lasciato la strada e cercato un riparo al gelo dell’inverno. Ma un crimine certo fu commesso, dalla amministrazione comunale, dal PD e da chi ha eseguito l’opera repressiva, un crimine contro l’umanità, quello di distruggere un esperimento solidale e di perseguitare chi non ha nulla, le fasce piu’ deboli di questa società e chi li difende. Un crimine continuato anche dopo lo sgombero della casa e che continua tutt’ora con i quotidiani rastrellamenti in città per stanare e distruggere i tanti rifugi di fortuna dei senzatetto e dei poveri.
I due processi sono quindi legati tra loro e un unico fronte di solidarietà e complicità militante e sociale, antifascista e antirazzista, li deve unire.
Noi Anarchici e Anarcosindacalisti, del Gruppo “Malatesta” e dell’Unione Sindacale Italiana (USI-AIT) delle Marche siamo stati componente attiva e protagonista, insieme ad altri, dei giorni dell’occupazione. Oggi alcuni nostri compagni (insieme ad altri dei Centri Sociali Marche) rischiano pesanti condanne per i fatti della sede del PD. Noi rivendichiamo quell’occupazione e quella giusta e umana protesta contro il partito del potere e della repressione: il PD.
Solidarietà a tutti gli accusati, il vero colpevole è l’amministrazione comunale e il suo partito. Chiamiamo quindi alla mobilitazione per la prossima udienza del processo per i fatti della sede del PD. Tutti davanti al tribunale di Ancona lunedì 9 novembre alle ore 8,30.
Gli Anarchici e Anarcosindacalisti presenti all’occupazione di “Casa de Nialtri”
Gruppo Anarchico “Malatesta” Ancona
USI-AIT Unione Sindacale Italiana Federazione Marche